Camminare nella natura, attraversare un bosco, fermarsi a riposare all’ombra di un albero, guardare lo spettacolo dei fiori, ammirare un laghetto dove l’acqua è increspata dal vento sono attività semplici e profonde allo stesso tempo, in grado di incidere sul nostro benessere. Basti pensare che nella medicina giapponese lo Shinrin yoku, letteralmente “il bagno nella foresta”, è una pratica consigliata addirittura dagli esperti.
Le proprietà di questa pratica sono tuttavia conosciute anche in Occidente. Camminare nella natura è da sempre considerato un “detonatore” per i pensieri e per la creatività. La scienza ha da tempo riconosciuto i benefici del movimento per il nostro organismo. Camminare è a tutti gli effetti un’attività di prevenzione, in particolare per le patologie cardiovascolari. Tuttavia tale pratica va svolta con una certa costanza, almeno per mezz’ora al giorno, cinque giorni su sette.
Passeggiare in contesti naturali, come in un bosco o in riva al mare, amplifica ulteriormente i benefici, perché la vegetazione abbassa i livelli di stress, migliora l’umore e riduce collera e ansia. Ciò si deve anche alle sostanze aromatiche rilasciate dalle foglie degli alberi e agli olii essenziali contenuti nel legno.
Camminare scalzi nella natura
In un prato, sulla sabbia e, in generale, dove è possibile, è poi bene slacciarsi le scarpe e lasciare i piedi nudi. A trarne giovamento è prima di tutto la postura, che paga troppo spesso lo scotto di una vita sedentaria.
Camminare scalzi, quando il contesto lo permette, significa aiutare a riequilibrare il baricentro del corpo, con benefici anche a livello della microcircolazione.
Per limitare i danni che le calzature possono esercitare sulla funzionalità del piede, può essere molto utile fare passeggiate su terreni non omogenei, in modo da stimolare, attraverso il contatto con le diverse superfici, la corteccia cerebrale che, a sua volta, attiva i muscoli della gamba e del piede stesso. Ciò vale anche e soprattutto per i più piccoli, che hanno bisogno di sviluppare questa parte del corpo in modo specifico.
Camminare nella natura: i benefici per il corpo e per la mente
Ma andiamo più nel dettaglio, analizzando nello specifico quali sono i benefici correlati a questa attività. Partiamo dagli effetti a livello mentale. Camminare nella natura permette infatti di:
- ridurre lo stress;
- liberare la mente;
- bloccare i pensieri ossessivi;
- stimolare la creatività;
- tenere sotto controllo il senso di ansia e di rabbia.
Non stupisce allora che tra le tecniche di meditazione più diffuse negli ultimi anni c’è la camminata mindfulness, una pratica che mira ad acquisire una maggiore consapevolezza di sé, mettendo attenzione a ciò che si fa, concentrandosi su movimenti e respiro. Si tratta di un ottimo modo per decongestionare la mente e accrescere il benessere psicofisico. Accanto a questa possibilità si sta consolidando poi la terapia forestale, basata su vere e proprie sessioni terapeutiche con persone qualificate e itinerari guidati. Al centro ci sono attività come la camminata consapevole, la meditazione, gli esercizi di respiro e lo yoga.
Non mancano infine i vantaggi per la salute del corpo. Passeggiare nel verde porta infatti numerosi benefici:
- si rassodano e tonificano i muscoli delle gambe e dei glutei;
- si migliora la resistenza in termini di fiato e di sforzo;
- viene stimolata la circolazione e si allenano cuore e polmoni;
- si possono prevenire disturbi di vario genere.